Ezio VINCIGUERRA
Emigrante di poppa
In questo lavoro d’esordio, con
uno stile che riecheggia l’ambiente popolaresco
assumendone ritmi e movenze, Ezio
Vinciguerra visita la sua adolescenza senza
indulgenza, e con la passione forte dell’isolano. E
quasi suo malgrado, solo per quella terra, che
umanizzata è commossa della propria bellezza, per
quella Sicilia coacervo succoso e forte, si alza
fino ai toni lirici di un canto appassionato.
Ma ritrae una realtà
sociale dura. Il ragionare dei personaggi è
essenziale e crudo, al limite del cinismo. Persino
l’affetto nei bambini non è incondizionato, ma
soggiace al calcolo di un possibile beneficio,
perché il misero non ha nemmeno il dono della
libertà dei sentimenti. Tutto è compresso, minimo:
il successo e la commozione, l’ingenuità e
l’abnegazione come l’eroismo, la gioia e la
solidarietà, l’amicizia e il lavoro. Misura di tutte
le cose è il relativo valore di sopravvivenza, in
quell’ambiente di periferia emblematica, quasi una
categoria, interpretato da quell’unica ossessiva
aspirazione: poter mangiare, mangiare.
E anche quel bene spirituale, che percorre tutto il
racconto come una chimera, un miraggio interiore,
che egli sente come potenza primordiale e vede
rispecchiata nel popolo come possessione tribale, la
musica è usata per attirare benevolenza e come
disperato mezzo di riscatto.
Giuseppe Campolo
Edizioni Eva
ISBN 978-88-96028-50-6 In
vendita presso:
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