Il saluto di Alfonso ZAMPAGLIONE
Anch'io come tanti ero presente alla
cerimonia, non nascondo un emozione forte che mi ha lasciato un nodo
in gola, un emozione che mi ha riportato indietro nel tempo a
rivivere quei momenti passati insieme a tanti amici, il ritornare
poi nei luoghi di vita quotidiana di bordo, li ha accesi ancor di
più, ed e stata una cosa meravigliosa. Fortunato comunque di aver
fatto parte attiva di questa Nave, sicuramente tutto questo rimarrà
indelebile dentro di me. Ancora Grazie Nave Ardito Mi presento:
Primo Maresciallo Luogotenente SSP ELT E/Mt. Alfonso ZAMPAGLIONE matr. V80T0109/79B Imbarcato
dal 31 Ottobre 1980 Sbarcato il 18 Dicembre 1988. Attualmente in
servizio. Voglia di rimettere piede a bordo di questa unità.
Il saluto di Domenico MEDURI
Al termine della cerimonia, si sale a
bordo per l'ultima volta, è un turbinio di marinai vecchi marinai
che sono stati a bordo di queste unità, ognuno cerca i luoghi i
locali le brande i loro ricordi la loro gioventù. In questa
occasione ho ritrovato dopo ben 29 anni un commilitone è stato come
se il tempo non fosse mai passato, solo il cambiamento fisico
tradiva il logorio degli anni trascorsi. Grazie ARDITO D 550 Mi
presento: Sgt. CAF Domenico MEDURI matr. 56RC0569/76 5° Imbarcato
nel Settembre del 1976. Congedato nel Febbraio 1978. Attuale
Consigliere dell'AMNI di Lugo di Romagna.
Il saluto di Nello ABRUNZO
E' una grande emozione, dopo tanti
anni, riascoltare le voci dei miei amici ARDITI ...l'ultima volta fu
nel 1984. Lasciando la mia nave, non mi rendevo conto di quello che
perdevo. A vent'anni non si conosce il sapore del rimpianto, il
futuro ci appare come una cornucopia di giorni migliori. Col tempo
ti rendi conto che certe esperienze ti hanno segnato indelebilmente,
per me la Marina Militare, e la mia nave sono state come una mamma,
mi hanno formato e plasmato, temprato e provato ma mai abbandonato
...le terrò sempre nel cuore. Scusate lo sfogo ma ne avevo proprio
bisogno! Mi presento: SGT. E Aniello Abrunzo matr. 80VB0110T
Imbarcato nel Gennaio 1982 Congedato nel Luglio 1984. Chiedo il
permesso di salire a bordo!
Il saluto di Alessandro NERI
Non sono mai sbarcato completamente da
D550. Sicuramente una parte di me è rimasta in plancia, tra le carte
nautiche, negli schermi di un Panerai,in Sala Radio o chissà dove …
ma è a bordo. All’ultimo ammaina bandiera, non ero presente, forse è
stato meglio. Ricordo tutti i momenti indimenticabili vissuti sulla
nostra NAVE. Delle persone con le quali ho condiviso “tutto” nel
vero senso della parola ricordo i volti. Di tutti, uno ad uno.
Eravamo giovani, spensierati. Pensandoci bene sapevamo perfettamente
quello che dovevamo fare in qualsiasi momento. Tutto quello che ho
appreso in Marina e in special modo su D550 mi ha portato ad
affrontare, senza timore, situazioni della vita davvero difficili.
Salperei oggi stesso per qualsiasi destinazione. Mi presento: Ex Sgt.
Segnalatore NERI Alessandro matr. 81VA0563 Imbarcato: Settembre 1982
Sbarcato: Luglio 1984. Miglia percorse 58.662
Il saluto di Aldo e Rinaldo DEGANO
Non so come sia nata e da chi l’idea
del sito, ma è stata la più grossa sorpresa che il web avrebbe
potuto riservarmi: Grande Onore a chiunque sia stato. Non è
retorica, ma solo con il nostro cuore semplice e pieno d’amore per
questa nave, tra l’avvicendarsi delle bonacce e delle tempeste, e
delle albe e tramonti irreali, siamo riusciti a mantenere vivo nel
corso degli anni il ricordo di quella che è stata la nostra Nave, e
da quanto vedo, lo è stata per molti. Solo chi è stato imbarcato su
questa Nave lo può capire. Fortunatamente, essendo rimasto
nell’ambiente e grazie all’Amico Nando Traversari, ho potuto
riviverla spesso fino all’ultimo. Altri tempi e altri marinai … solo
Noi! Mi presento, anche a nome di mio padre: Sgt. MN Aldo DEGANO
matr. 61SP0285 Imbarcato nel febbraio 1981 Sbarcato nell’agosto 1983
MAESTRO dell’Ammiraglio Rinaldo DEGANO Imbarcato nel novembre 1977
Sbarcato nel gennaio 1981 Inventiamoci una macchina del tempo …
Il saluto di Biagio DI SALVO
Le navi sono vive, ed hanno un'anima,
quella dei marinai e dei comandanti che si sono succeduti a bordo,
soffrendo, imprecando, annoiandosi, ridendo, scherzando, lavorando
duramente, giocando, parlando di donne avute e non ... ... e
sull'ARDITO come tutti voi ho lasciato un pò della mia anima (o
forse solo la nostalgia dei mie 20anni). Ma sono orgoglioso di aver
fatto parte dei Marinai dell'ARDITO, la nave più bella del mondo. Mi
presento: SGT CAF Biagio Di Salvo Imbarcato 1.09.81 Sbarcato
31.12.83
Il saluto di Francesco D' ELIA
Sono trascorsi più di 25 anni dall'
aprile del 1983, eppure ricordo ogni luogo di Nave Ardito, potrei
entraci ad occhi chiusi e girare dentro visitandola come sto facendo
adesso con la mia mente, da poppetta fino alla cala di prua dove
c'erano i bidoni di pittura, da equipaggio 4, infermeria,
centralino, mensa, corridoio ufficiali, fureria. E poi andando giu
in sala macchine nelle sentine nelle santabarbare, e risalire fino
all' hangar agli elicotteri, e fino a su' dai segnalatori e poi in
C.O.C. dagli RT, gli antisom e ancora in plancia a girare e rigirare
il timone, come fossi il padrone e il capitano di questa magnifica
Nave. Quanti ricordi quanti amici, quante gamelle vuotate, quante
guardie, è tutto vivo nella mia mente come l'Ardito. Grazie a tutti
voi che sarete sempre i miei fra', da qualunque luogo siate venuti a
condividere quel periodo. Con grande affetto Mi presento: Ex Sgt rd
D' Elia Francesco.
Il saluto di Stefano BAGNASCO
Non avrei mai pensato che una nave
potesse occupare un posto così importante nel cuore di una persona e
mi rendo conto che quando gli altri vedono quella foto nel mio
ufficio, nella provincia lombarda, a 160 chilometri dal mare,
stentano a comprendere... Eppure quei dieci mesi del mio imbarco
sull'Ardito mi sono rimasti addosso, molto più di altri imbarchi su
navi magari più moderne (e comode). Sarà stato per la "gente", sarà
stato il periodo dell mia vita, sarà stato...l'Ardito ma quella nave
é sempre dentro di me. Mi dispiace aver perso l'occasione di
rivedere tanti amici, ma sono contento di NON essere stato presente
all'ultimo Ammainabandiera: sicuramente, non ce l'avrei fatta a
trattenere le lacrime. D-550 per sempre ! Mi presento: Sergente
Radarista Stefano Bagnasco matricola 67GE2429, Corso Radaristi TL
5°/90 imbarcato su Nave Ardito dal 30 agosto del 1990 al 24 maggio
1991 con funzioni di Operatore T.S.G., O.S.S. e O.S.A.L.
Il saluto di Carlo CATALOGNA
Bravo! Non sai quanto mi ha emozionato
visitare il sito del 6° reparto e quello di Nave Ardito. Spesso do
un' occhiata alle poche foto che mi sono rimaste del mio imbarco
sulla Nave. La fotografia come la comunicazione, è stata sempre una
mia passione. Mentre ero imbarcato comprai una Nikon F2 con la quale
feci centinaia di scatti. Registrai molte fasi della mia vita in
navigazione. Purtroppo ho sempre avuto un problema con il mondo
materiale, e mi ricordo che ad un certo punto qualcuno mi chiese
tutti quei negativi, come molte cose che riuscivo a raccogliere
dalle unità americane durante i vari speakeraggi. Pur se cosciente
dell'importanza dei materiali l'ho ceduti sempre con profondo
piacere. Considera che sono pochi gli oggetti che rimpiango. Tra
questi i Crest dell'Ardito con la placca delle miglia percorse e ore
di moto. Ferdinando Traversari, che li ha gentilmente ritirati al
mio posto, dopo tanti anni li deve aver smarriti in qualche
trasloco. Perdonami, ma quando mi hai telefonato stavo lavorando per
la BBC (radiotelevisione inglese) per la copertura news delle
elezioni italiane, mi ha fatto piacere sentirti ma non potevo stare
molto al telefono. Appena ho avuto il tempo, lo stesso giorno, ho
navigato un pò rimanendo felicissimo di vedere nella sezione delle
foto alcune delle immagini che avevo scattato. CHE EMOZIONE!!!
Grazie Nello, mi hai commosso. Non puoi immaginare il piacere che mi
ha fatto rivederci tutti in un momento che segnerà il mio futuro. In
tutti questi anni ho mantenuto i contatti con Ferdinando Traversari,
che tu hai identificato e grazie al quale ci siamo ritrovati con te.
Caro Nello, chiudo ringraziandoti per questo tuffo nel passato, come
dicono gli inglesi: back onto the memory lane. Credimi è stato molto
piacevole e significativo. Grazie ancora. Ma soprattutto un mio
ringraziamento esistenziale, va a Nando Traversari, che ci legge in
copia, che in tutti questi anni mi ha dato la possibilità di
conoscere il destino dell'Ardito e della compagnia. A presto. Ciao,
Carlo Mi presento: Carlo CATALOGNA
Il saluto di Nando TRAVERSARI
Allora, non è facile lasciare un
messaggio per far comprendere il mio sentimento verso l'ARDITO, nel
lontanissimo 1979, mi è apparsa davanti con di due colori grigia e
verde, era appena uscita dai grandi lavori e si stava facendo bella
per fare il giro del mondo e, se chiudo gli occhi la rivedo com'era
allora. Tutti quelli che sono CAF misti mi capiranno se dico che
forse è un’esperienza così bella che forse solo la nascita di un
figlio la può superare…! Io sono stato a bordo per un totale di 19
anni (con due pause di 4 anni a Roma), ma tutte le volte che
ritornavo era come se tornavo in un "rifugio sicuro". Riuscivo a
muovermi a bordo anche al buio, però ho sempre toccato con la testa
davanti la porta dell'infermeria dove c'e' una staffetta di un tubo
che sporge. Per quanto riguarda tutti coloro che hanno incrociato il
loro destino con il mio (perche essere sull'ARDITO era un segno del
destino) vi giuro che ricordo tutti per un motivo o per l'altro. Vi
assicuro che non esiste un'altro equipaggio di nave con lo spirito
che c'era a Bordo dal mio primo giorno fino all'ultimo
........perche sono stato io a spegnere l'ARDITO il 29 Settembre
2006. Ma la cosa più importante è che LEI nei nostri cuori c'è
sempre. Mi è capitato di salire su altre unità ... non riesco a
starci devo scendere al più presto. Io lavoro a La Spezia e vederla
laggiù alla fine del molo Lagora insieme all'Audace mi mette
tristezza ed è opinione non solo mia che la loro radiazione è stata
soprattutto politica ...! Metto fine al mio sfogo! Mi presento: 1°
Maresciallo SSP/MC (ci tengo a sottolineare MC) Ferdinando(NANDO)
TRAVERSARI 1° imbarco 26 Aprile 79 - 20 Ottobre 89 - 2° imbarco 04
Settembre 95 - 25 Ottobre 98 - 3° imbarco 6 Maggio 02 - 29 Settembre
06 VIVA
Il saluto di Matteo D' ANGELO
Raccontare di un ricordo è sempre
difficile, ma dire dell’ARDITO per me è sempre un qualcosa che mi
riempie di emozione e di nostalgia. Nostalgia dei miei vent’anni,
nostalgia di un’Unità navale che per tre lunghi anni è stata la mia
casa, nostalgia dei tanti amici che avevo e dell’equipaggio intero
che era un corpo e un’anima. Ricordo con tanta emozione le “piccole”
cose della vita a bordo in quegli anni. Come non ricordare gli
imbarchi viveri, il soleggio in controplancia o sul ponte di volo,
gli imbarchi munizioni, il Golfo del Leone, le varie soste nei porti
esteri, il Libano, i vari Capodanno e Ferragosto passati tutti
insieme! Arrivai a La Spezia per imbarcare sull’ARDITO in un mattino
(manco a dirlo) grigio e piovoso di aprile 1982, pochi giorni dopo
uscimmo in mare per una esercitazione lunga 15 giorni; e quella fu
per me l’occasione per girarla e conoscerla a fondo. Amore a prima
vista!!! E da allora mi ha marchiato indelebilmente; le altre navi
dove sono stato imbarcato non sono riuscite a darmi la coesione
d’equipaggio, l’affiatamento e l’amicizia che ho trovato su NAVE
ARDITO. Rivedendo le foto pubblicate sul sito sono andato indietro
con la memoria, quanti visi di persone, di amici, che nel bene e nel
male, lavorando, scherzando, parlando di tutto e di niente, delle
donne “conquistate” e di quelle “acquistate” ho condiviso tutto e
che oggi, forse, con la trasformazione fisiologica degli anni
passati si stenta a riconoscerli, a ricordare per qualcuno il nome,
ma sicuramente il famoso spirito di corpo che nel nostro caso altro
non è che l’anima dell’Ardito ci farà riconoscere e subito sentire
con venticinque anni in meno. Grazie Nave Ardito, mi hai fatto
crescere. E resterai sempre nel mio animo con tutti i componenti
dell’equipaggio Mi presento: 1° M.llo “Lgt” SSAL/Fr Matteo D’Angelo
matr. 56SA0288/77° Imbarcato il 20 aprile 1982 Sbarcato il 13 luglio
1985 Attualmente in servizio.
Il saluto di Francesco PORTUS
Ardito, il solo pronunciare il nome di
questa stupenda Nave mi dà una scarica di emozioni, di ricordi che
fino a questo momento nessun'altra nave mi ha dato. Sono uno dei
tanti che ha avuto il privilegio d'imbarcare su questa fantastica
Nave e di fare parte del 3/4 reparto, di vivere una porzione di vita
a contatto di un equipaggio stupendo che tanto ha significato sia
nella vita professionale che privata. Nei miei sei anni e mezzo
d'imbarco di Arditi ne ho conosciuti tanti, tanti visi, tante voci e
tanti ricordi … La cosa che mi dispiace è di avere poche foto, ma
per fortuna sul sito, tanti come me hanno alimentato il ricordo dei
bei tempi di bordo. L'Ardito rimarrà per me sempre una "cosa"
SPECIALE. Grazie di essere esistita. Mi presento: 1° Mllo TSC/CAF
Francesco PORTUS matr. V78T0042/77B Imbarcato il 01 febbraio 1979
Sbarcato il 25 luglio 1985 Attualmente in servizio
Il saluto di Sergio ROCCHI
Carissimi Per caso sono capitato in
questo sito, ma posso dirvi che sono rimasto piacevolmente
emozionato nel leggere tutti i vostri racconti. Sono stato il
secondo Capo Lanciatore della nave rilevando il C°1^ De Bellis.
Allora ero un giovane 2°C° pieno di entusiasmo e di orgoglio per
essere il più giovane Capo lanciatore della M.M. sulla più nuova e
bella Nave della Marina; credo non ci siano altre parole da
aggiungere.Avrei mille cose da scrivere che affiorano nei miei
lontani ricordi, rivedo alcuni volti, risento la risata del Capo Rt
Giovannino Serra, le facce di tantissimi colleghi e marinai. Non ho
potuto purtroppo partecipare all'ultimo ammaina Bandiera delle due
Navi (ho fatto l'allestimento dell'Audace dove sono stato imbarcato
per complessivi sei anni in due mandate) per motivi di salute. Un
fraterno ciao a tutti voi C.F. (cs) aus Sergio Rocchi imbarcato dal
1 settembre 1975 Sbarcato il 30 novembre 1977.
Il saluto di Emidio DE IULIIS
Ero innamorato ... Due´mesi prima di
congedarmi avevo deciso …, già i miei amici mi chiamavano
"bicicletta"e "Firmaiuole" perché avevo deciso di rimanere ...
Purtroppo al rientro dalla licenza, trovai quasi tutte facce
estranee...solo qualche sergente qua e la che conoscevo, i più erano
in licenza o congedati ne rimasi scioccato ... Intorno a me vedevo
il nulla ... Andai dal comandante Schiavoni, in quel momento, al
comando, e lo pregai di congedarmi al più presto, lui capì il mio
travaglio e mi congedò e come un amante tradito scappai... scappai
da colei che forse é stato il mio unico grande amore.. Nave Ardito e
il suo equipaggio di CAF misti… Un saluto a tutti, in particolare a
Capo Traversari, che all'epoca, insieme al furiere Papa, erano le
mascotte di Nave Ardito. Spero di rincontrare molti al raduno, e
ringrazio davvero tanto chi ha avuto questa magnifica idea. Mi
presento: Ex SGT"D" "N" De Iuliis Emidio imbarcato su Nave Ardito a
pochi giorni dalla partenza, e sbarcato a fine agosto 1980
Il saluto di Alfredo DE SIMONE
Carissimo Nello hai avuto un’idea
stupenda, anche se vedendo il tuo sito dedicato a Nave Ardito mi ha
riempito di malinconia. Ho passato su nave ardito due anni e mezzo
meravigliosi, da maggio 96 a settembre 98 come capo segreteria
coordinamento. Dal primo istante che sono imbarcato ho respirato
quell'aria magica, unica area di famiglia, dove tutti facevano a
gara per farmi sentire a mio agio, ho vissuto momenti bellissimi, ho
conosciuto amici veri dove i miei problemi erano anche i loro e
viceversa. Voglio ricordare il capo motorista Cuccu Renato morto
proprio su Nave Ardito in navigazione per il nord Europa nei pressi
di Cartagena. Momenti che mi hanno formato come uomo e come
marinaio. Ho lasciato un pezzo di me su Nave Ardito e ... Nave
Ardito ha lasciato un pezzo di se nella mia vita. 1° M.llo DE SIMONE
Alfredo.
Il saluto di Rico SARACINO
E' stata una piacevolissima sorpresa
per me poter sapere che si sta preparando un evento così importante
e sentito da tutti coloro che hanno passato un pezzo della loro vita
su quella per me indimenticabile nave. Sono fiero e orgoglioso che
dio, poiché e' lui che decide tutto, mi ha dato la forza di poterlo
fare tanti anni fa' e ricordare oggi, nel rivedere tanti di voi in
foto. Mi auguro di vero cuore di potervi rivedere in tanti a Roma,
se riuscirò ad organizzare il viaggio, viste le mie non perfette
condizioni fisiche, ma di animo ancora e più di prima, forte e
coraggioso, come il vecchio timoniere di manovra dell'ardito. E'
stato, ed ho tanti ricordi che saranno incancellabili nella mente,
credo anche di tutti voi. Sono dal 2004 in pensione, sbarcai
dall'ardito nel 1983, prima del Libano, 1 anno alla sez. motoscafi
di La Spezia, 3 anni al Sios 2° Rep., Corso Igp, Nave Orsa (Golfo
Persico), cambio di categoria da N. a Caf., sino al 1996 a
Navalcostarmi, e da lì sino al 2004 a Naples. Per poi godermi la
merita tata pensione insieme a mia moglie e alla prole… solo 2. Vivo
a Napoli… e conto di rivedervi tra una 90 di giorni circa.
Prepararsi per il posto di manovra generale!!!
Il saluto del Amm Paolo PAGNOTELLA
Egregio Zampaglione, mi ha fatto
enormemente piacere ricevere l’invito per il 1° Raduno di Nave
Ardito il prossimo 20 settembre a Roma. Plaudo all’iniziativa che
spero sia la prima di una lunga serie ed alla quale auspico il più
grande successo. L’atmosfera di bordo del nostro “Ardito” può così
rivivere e tornare a farci passare qualche bella ora insieme. Sono
spiacente, purtroppo, di non poter partecipare perché come Lei saprà
sono il Presidente Nazionale dell’A.N.M.I. e proprio dal 20 al 28
settembre si svolgerà, a Reggio Calabria, la Settimana del Mare, da
noi organizzata, al cui termine, il 28, si effettuerà il Raduno
Nazionale dell’Associazione. Metterò l’avviso del Raduno sul
Giornale dell’Associazione e vorrei da Lei ricevere un articolo che
racconti la manifestazione, corredato di fotografie, per pubblicarlo
sempre sul nostro giornale. Auguri, complimenti e buon Raduno, con
un affettuosissimo pensiero ai miei “Arditi” del 91/92 ed a tutti
gli Arditi che converranno a Roma. Amm. Sq. (a) Paolo PAGNOTTELLA
19° Comandante del CT “Ardito” oggi P.N. dell’A.N.M.I.
Il saluto di Maurizio PETRUCCI
A parte il fatto di chi a avuto l'idea
di creare un sito dedicato a NAVE ARDITO per me e un Grande,
risentire dopo quasi 25 anni quei ragazzi poco più che diciottenni,
alla quale abbiamo condiviso momenti brutti e belli a bordo di NAVE
ARDITO, e un' immensa gioia, ed e molto commovente parlare con quei
ragazzi oggi nel 2008, sento dentro di me quando parlo con loro
delle cose fatte e vissute insieme, una gioia grande che io
personalmente la paragono ad un matrimonio e riesco anche ad
emozionarmi facendomi scendere qualche lacrima. La mia casa NAVE
ARDITO lo è stata dal 01/08/81 al 31/03/84 ricoprendo la carica di
artificiere di bordo. Oggi mi ritrovo a 46 anni e se potrò dire
quali sono stati i migliori anni della mia vita, senza ombra di
dubbio gli dirò il militare volontario nella Marina Militare, e
soprattutto lei NAVE ARDITO con il suo equipaggio, e sono pronto a
rifarlo. Oggi sono un responsabile di un impianto in ammoniaca per
tessuti. W NAVE ARDITO. EX SGT.CAF Petrucci Maurizio MATR.
79VB0041T.
Il Saluto di Graziano FAVILLI
Descrivere in poche righe le emozioni,
le sensazioni e la vita vissuta in cinque anni - dal 08.12.1981 al
15.07.1985 - su una nave che, per tutto il tempo che sei imbarcato è
la tua casa, dipendi completamente da Lei, credo che sia umanamente
impossibile, si potrebbero scrivere fiumi di libri ma le sensazioni
sono personali e molto soggettive. Allora ero un giovane Sergente Rt/Ge
armato di belle speranze ed anche un pò scavezzacollo. Comunque, in
31 anni di carriera ne ho girate tante di navi ma, il ricordo
dell'ARDITO rimane perenne nel mio cuore; ogni tanto ricordo quei
tempi e non mi vergogno che ho il groppo in gola. Li ricordo anche
con nostalgia anche perchè avevo vent'anni e a bordo vi erano
colleghi ma soprattutto amici stupendi.; anche adesso ho colleghi ed
amici ma non con quella particolarità che definiva l'equipaggio di
nave Ardito e che, non riesci a definire a parole la coesione che
c'era, l'affiatamento e l'amicia. Ricordo ancora Capo Balzano e Capo
Aldone, i mitici Capi Cannone. Quanti ricordano il periodo passato
il Libano, la prima vera missione, lontani dalla famiglia e per chi
l'aveva la fidanzata che, per telefonare bisognava aspettare la
sosta a Larnaca (la franchigia era breve e per squadre, e non sempre
ti riusciva comunicare con l'Italia.... Oggi c'è tutto, forse anche
troppo!!!!). Guardando il sito per il primo raduno, affiorano
ricordi straordinari di persone che ho lasciato ed ora dopo circa
trent'anni stento a riconoscere ma con cui ho vissuto ricordi
intensi della dura vita di bordo. Quando c'è stato l'ultimo ammaina
bandiera, sapevo della cerimonia ma non ho voluto partecipare,
vedere l'ultimo ammaina bandiera di una nave secondo me è una cosa
cruenta, se poi è di una nave dove hai lasciato il cuore non ne
parliamo proprio; probabilmente è l'età ma credo sia colpa dei
capelli bianchi per cui si diventa più maturi e sentimentali. Vorrei
che l'Onore di una nave che mi ha dato e che ci ha dato tanto non
venga perso, una nave che per molti versi ci ha fatto diventare
uomini ma soprattutto vorrei che questa cosa non finisca qui ma che
continui negli anni in modo da ritrovarsi sempre, volendo in ogni
posto diverso ogni anno in modo che fino a che l'ultimo marinaio che
è stato imbarcato sull'ardito non aliti l'ultimo respiro. Un saluto
a tutti quelli che mi hanno conosciuto anche se sono sicuro che il
vero saluto ad una nave come l' ARDITO è ben custodito dentro i
nostri cuori. 1^ M.llo Rt/Ge Graziano FAVILLI - matr. V78T0011/77B/Sp
Imbarcato dal 08.12.1981 Sbarcato il 15.07.1985
Il saluto del C.A. Isidoro FUSCO
Anzitutto desidero congratularmi con
il Comitato " Amici di Nave Ardito" per questa brillante idea che mi
auguro possa avere il successo sperato. Indubbiamente lo sforzo
logistico ed organizzativo per far sì che questo evento sia
"speciale" è notevole ma sono certo che esso alla fine gratificherà
gli organizzatori; saranno momenti che difficilmente si
dimenticheranno che scorreranno velocemente tra ricordi e fatti che
ognuno di noi (Ufficiali, Sottufficiali e Marinai) avremo
da raccontare. Per quanto mi riguarda, purtroppo, il 20 settembre
dovrei essere all'estero e quindi devo al momento, con sincero e
grande dispiacere, declinare l'invito. Mi riservo comunque, qualora
dovesse
esserci qualche variante al mio programma di impegni, di
ricontattarvi per comunicare la mia eventuale partecipazione e,
quindi, versare la relativa quota di partecipazione. Nel leggere il
programma dell'evento ho visto che tra i vari eventi c'è anche la
proiezione di immagini e video di Nave Ardito; al riguardo, se
necessario, posso mettervi a disposizioni riprese effettuate a bordo
durante il mio periodo di Comando (campagna addestrativa in Nord
Europa con sosta nel porto sovietico di Baltisk!). Vi auguro buon
lavoro e se posso esservi di aiuto non esitate ad “approfittarne"!
C.A. Isidoro FUSCO
Il saluto di Francesco UMINA
Quando ho saputo del raduno di tutti
gli amici che sono stati imbarcati su questa meravigliosa Nave non
potete immaginare la mia emozione, un sogno che io stavo inseguendo
già da un po’ (ma non cosi grande) e sapere che si stava per
avverare la gioia è stata immensa. Io non ho navigato molto su
questa splendida nave come moltissimi di voi ma lo vista nascere
attraversando momenti belli e brutti (come un brutto incidente
avvenuto a un operaio a Napoli), io essendo Sergente elettricista e
proveniente dai dragamine il mio compito è stato per la maggiore
interessarmi dell'impianto di smagnetizzazione. Mi presento Sergente
Elettricista Umina Francesco matr. 60vo955T imbarcato o meglio
inizialmente in forza su Nave Ardito dal 16.1.72 al 10.9.74 e tutti
quelli del 68 siamo dovuti (anche se avevamo fatto richiesta di
rimanere) sbarcare o per congedo o per andare a fare il corso.
Il saluto di Vito MOSCHELLA
Cari Arditi Era il gennaio del 1971,
quando fui chiamato dal mio comandante, Natalino Agosta, al centro
Dragaggio di Taranto. Mi comunico di prepararmi al trasferimento
nella nuova destinazione, a Castellamare di Stabia : Nave Ardito.
Avevo da poco ricevuto la nomina a Sergente e non volevo saperne di
allontanarmi da Taranto, città in cui avevo i miei affetti
famigliari. Ma tutte le mie resistenze ed insistenze furono inutili
: dovetti trasferirmi a malincuore. Non so quante volte devo
ringraziare ancora chi decise, a Roma, il mio trasferimento…..
della serie non tutti i mali vengono per nuocere . Dal giorno in cui
misi piede per la prima volta sulle lamiere, ancora informi di
quella nave, nello scalo dei Cantieri Navali di Castellamare di
Stabia, fu un susseguirsi di nuove e numerose conoscenze tecniche,
nuove ed indimenticabili amicizie, che tanto beneficio portarono
alla mia formazione umana e professionale. Su quanto riuscii ad
apprendere in quegli anni, grazie alle tecnologie d’avanguardia
impiegate per la prima volta sulle navi della nostra Marina, ho poi
costruito la mia vita di tecnico e poi di imprenditore nel settore
della microelettronica. Oggi, volgendo lo sguardo indietro nel
tempo, non posso non ricordare con simpatia ed affetto ad alcuni
Ufficiali di allora : i comandanti G.Moro , grande crittografo del
tempo,prima dell’avvento dei computer…; il carismatico ,magnifico ed
indimenticabile A. Camarlinghi: quest’uomo conosceva la forza della
comunicazione verbale, sapeva comprendere i momenti difficili di
ognuno di noi, interveniva con decisione al momento opportuno,senza
prevaricare …un uomo di comando, insomma. A. Battelli , persona
dalla mente acuta ed attenta : a chi, meglio di lui, potevano
affidare la guida dei nostri Servizi di Intelligence. G. Barretta
,allora il più giovane ufficiale superiore della Marina,a soli 32
anni, mio caposervizio alle armi navali . Il cap. A. Colonna di
Stigliano, figura Nobile di bordo; il Cap. Roveda ,quello dalla erre
moscia con cui ci scherzavamo sopra…In manovra la domanda era : Cap.
Roveda come ci sente… lui puntualmente rispondeva fovte e chia…o.
Risata generale di chi era collegato in cuffia. Un ringraziamento a
S.Gennaro e al cap. medico La Iena, medico di bordo, che mi
soccorse in una difficile notte da quasi… ulcera perforata,secondo
la sua diagnosi : per fortuna non mi macellarono all’ospedale
militare di La Spezia e me la cavai con un calmante per la…. colica
epatica in essere. Il C.te Mazzullo, sempre disponibile al dialogo,
disponibile verso noi giovani e numerosi altri Ufficiali di cui, mi
scuso, non ricordo il nome. Uomini di primissimo piano della nostra
Marina che in seguito,alcuni di loro, hanno ricoperto alti
incarichi di comando ed istituzionali. Ed ancora come non ricordare
i miei cari colleghi Sottufficiali Ciccio Umina, A. La Torre, G.
Carta, M. Paolicchi, A. Lotti, A. Meloni, R Onorato, A. Lo Sapio, i
M.lli A. De Filippis, A. Modonutti, A. De Santis, Auletta, ed
ancora numerosi altri giovani Sergenti con cui allora formavamo una
bella squadra di ragazzi…. ribelli ( mascalzoni in vena di
scorribande…. sulla costiera Sorrentina… vedi La Torre, Paolicchi,
Carta, io e Ciccio Umina…sic… ) …. che tanti grattacapi creavamo al
povero C.te Camarlinghi. Ah! che bei tempi… Molti di voi hanno
partecipato con commozione all’ultimo alza bandiera, noi, invece,
abbiamo provato l’emozionante momento del primo alza bandiera,e
consegna della bandiera di combattimento, a Napoli, in una bella
mattina di sole, con tante autorità in banchina ed il discorso pieno
di riferimenti, letti dall’emozionato giovane Capitano di Corvetta
Gennaro Barretta ,oggi Ammiraglio, collocato a riposo. A proposito
di Rino Barretta, spero che ci sarà a questo appuntamento. Lo
avevamo promesso in una nostra ultima telefonata,un paio di anni fa,
e spero che, in questa occasione, la promessa sia mantenuta. Si
affacciavano tempi nuovi per la nostra Marina : nuove regole, nuove
leve, nuove navi, nuovo tutto insomma e noi giovani eravamo il
punto di equilibrio tra il passato ed il futuro che nasceva proprio
in quegli anni…. Fu infatti con l’entrata in servizio del CT Ardito
,che lo Stato Maggiore della Marina introduceva e sperimentava
benevolmente per la prima volta, sulla nostra nave, nuove regole per
il personale di bordo. Benefici goduti da chi è venuto dopo di noi.
Eravamo all’alba del 1974. Il resto della storia la conoscete meglio
di me, che abbandonai, nel 1975, per sempre, questa bella ed
indimenticabile avventura. Vi ringrazio per aver realizzato questo
sito che unisce, in un solo nome, i ricordi più belli della mia
vita, e spero, degli equipaggi dell’ ARDITO. Vito Moschella
Sergente elettricista in congedo corso 1968.
Il saluto di Pier Luigi CILIA
Come recita una certa frase, -IL PRIMO
AMORE NON SI SCORDA MAI- Nave Ardito è stata il mio primo e unico
amore poiché dopo la fine della ferma sessennale mi sono
congedato.Sono entrato in Marina che ero un bambino appena compiuti
sedici anni, Scuola Allievi Sottufficiali alle scuole CEMM Taranto
Categoria Elettricista Matricola 76VA0103T aggregato al corso B
poiché prima del Giuramento mi sono rotto un braccio. Alla fine del
percorso di studio, il 31/10/1977 sono imbarcato sull'Ardito mentre
era in porto a Cagliari, l'ho vista ormeggiata, immensa, grigia col
nome che spiccava a poppa “ARDITO” è cominciata la mia avventura, il
mio percorso di vita dove sono cresciuto, formato e temprato, non a
caso nel mio contatto su MSN la foto è di Nave Ardito dove ho
scritto “LA MIA MEGLIO GIOVENTU'” tutti ricordi ed esperienze che
sono sempre rimasti vivi nel mio cuore, da sempre e per sempre
rinnovati dall'ultimo incontro avvenuto a La Spezia per il
ventennale del giro del mondo che tanti ricorderanno come un
esperienza unica che mamma Marina ci ha concesso, Mamma Marina
perché lo è stata per tanti di noi, veramente è stata Madre, Padre
Fratelli, insomma la nostra Famiglia per tanto tempo. Voglio
esprimere un ringraziamento ai nostri amici Nello Abrunzo e Alfonso
Zampaglione per questa magnifica operazione di raduno e poi, per
quelli che non potranno essere presenti all'evento come me, il fatto
di rivedere ed avere la possibilità di contattare qualche vecchio
collega di imbarco grazie a questo sito è già qualcosa di veramente
inimmaginabile. Concludo facendo un augurio di buona fortuna a
quanti anno avuto l'onore di far parte di questa meravigliosa Unità
che ci è entrata nel sangue. Ex Sgt EL. Cilia Pier Luigi Matr.
76VA0103T Imbarcato il 31/10/1977 Sbarcato il 06/06/1982
Il Saluto del C.te Paolo Romano
Colgo l'occasione per rinnovarLe i
miei complimenti per la bella iniziativa. Il "nostro" Ardito è stata
davvero una Nave speciale, dotata di un anima che ha lasciato una
profonda impronta nei suoi equipaggi. L'abbiamo amata tutti come si
ama una bellissima donna il cui ricordo rimane sempre vivo e sa
rinnovare di profonda emozione. Per quanto sono profondamente grato
a Lei ed a tutti coloro che hanno collaborato al determinarsi di
questo prossimo graditissimo incontro. A presto
Il saluto di Antonio DE FILIPPIS
Sono C° 1° CL "sc" Elt/E corso 1950/51
matr. 07008/Sp. Carissimi di nave Ardito. Con grande piacere ho
saputo della bella iniziativa di riunione di tutti i fortunati che
hanno prestato servizio sulla BELLA NAVE ARDITO. Spero che questo 1°
raduno sarà seguito da un secondo , da un terzo e così via. Ricordo,
come se fosse ieri, quando venni destinato come C° E. , ero il primo
ad assolvere questo incarico, su nave Ardito. In quel periodo stavo
per cambiare lavoro, ero in attesa di essere chiamato da alcune
importanti Ditte, quando mi giunse il movimento per Nave Ardito.
Quella nuova destinazione riaccese in me quell'amore per la Marina
Militare che negli ultimi tempi si era un po’ affievolito.
L'incarico che avrei dovuto assolvere, le caratteristiche dell'unità
e il suo nome, portarono ossigeno alla vecchia fiamma.
rinvigorendola. Con un telegramma, scusandomi, comunicai a quelle
Ditte di non essere più disponibile di far parte del loro staff.
Così continuai la mia carriera che, a parte qualche piccola
delusione, tante soddisfazioni mi ha dato. Purtroppo, per vari
problemi, non posso godere di questo bellissimo e fraterno raduno.
Spero che nel prossimo niente mi impedirà di essere tra voi e con
voi. Auguro i migliori auspici a questa bella iniziativa che
sicuramente si ripeterà e congratulazioni all'organizzatore. Ricordo
con grande stima e affetto tutti i membri dell'equipaggio di
allora. Ricordo con riverenza e stima il C.te Lombardi e tutti gli
ufficiali, in special modo: sig. Battelli, sig. La Rosa, Sig. Mazzi
ecc. Ricordo, con un nodo alla gola il bravo e valentissimo C/te
Camarlenghi. Ricordo , con commozione, tutti i colleghi. Un caro
abbraccio a tutti i marinai. Viva l'ARDITO; il Suo ricordo non
potrà essere demolito NIHIL OBEST Vs. Antonio DE FILIPPIS
Il saluto di Paolo LERCARI
Ciao anche a te Alfonso, Ti assicuro
che anche per me è stata una graditissima sorpresa risentire la voce
del mio "sergente", è stato, come dici tu, un vero e proprio,
piacevole, salto di venticinque anni nel passato. Ti faccio, innanzi
tutto, i complimenti per il sito INTERNET, bello e ricco che mi sono
affrettato ad aggiungere fra i miei "preferiti", ed anche per la
completezza della documentazione, dall' d'invito alle indicazioni
per il viaggio, alla sistemazione, al menù !!! Questa ottima
organizzazione mi fa pensare che, Tu e gli altri amici della nostra
Nave, abbiate lavorato un sacco di tempo attorno a questo progetto,
e questo suggerisce che ci teniate molto. Quando quest'inverno ho
appreso, casualmente, su quel blog di cui ti ho parlato per
telefono, che la Nave era stata posta in disarmo, ho avuto un
piccolo tuffo al cuore e ho salutato con Lei un'altra piccola
porzione della mia giovinezza che se ne andava, immagino che
qualcosa di simile sia successo anche a voi.
Ancora tanti saluti dall'ex sergente Paolo Lercari, matr. 61SP0454,
in servizio su NAVE ARDITO dal Febbraio 1982 al Luglio 1983. P.S.
Se non potessi essere presente, fisicamente,(sarò comunque presente
in spirito), Ti chiedo di essere così cortese da estendere a tutti
gli altri i miei saluti e ringraziamenti. Ancora saluti, Paolo. <<
La macchina del tempo >> Una normale giornata di lavoro fra Lauriano
e San Sebastiano Po, squilla il cellulare : rispondo <<Pronto?>>
<<Pronto parlo con il mitico Lercari?, sono Alfonso!>> (un flusso
intenso di ricordi m'investe, di quando pesavo meno di 70 chili,
avevo i capelli biondi, tutti i capelli intendo!, di quando il mio
soprannome era Schultz, e appena finito il CAR ero stato destinato
come "elettricista pronto impiego" ad un cacciatorpediniere di cui
neanche sospettavo l'esistenza, invece che alla mitica Vespucci come
speravo). Il sergente che mi diede il "benvenuto a bordo"si chiamava
Alfonso Zampaglione, e sarebbe/saresti stato il "MIO SERGENTE" per i
seguenti diciassette mesi.) Due brevi frasi, nient'altro... certe
volte è facile costruire una macchina del tempo! La voce all'altro
capo del telefono è proprio quella, - non ci posso credere-
eppure...eppure sei tu! e, con il proseguire della conversazione, il
flashback si fa più intenso e particolareggiato, balzano alla
memoria ricordi che non sapevo più di avere, volti, nomi di amici,
modi di dire, sepolti sotto venticinque anni di "vita". I ricordi
ritornano così com'erano, confusi, slegati, intensi, quasi dolorosi.
Appena arrivato nel mio ufficio di Asti, mi precipito sul sito che
mi hai detto di aver dedicato alla "nostra Nave"e lo saccheggio di
tutto quello che contiene, riappropriandomi così di nomi volti ed
abitudini. Rivedo facce di persone, riprovo sensazioni, con la
stessa intensità come se il tempo non fosse passato, miracoli che
l'attaccamento ad un simbolo fanno sembrare normalità. Credo che
quel simbolo sia Lei , la nostra Nave, la più bella, attraente come
un'ex fidanzata, noi siamo stati la sua vita e Lei è stata la
nostra (...petti di ferro più forti del ferro che cinge la nostra
nave...). Come ti ho già partecipato, ho appreso del disarmo della
ARDITO casualmente ed in ritardo(inverno 07/08), ma lì per lì mi
sono limitato a trattare il tutto come, per così dire, un fatto
privato, quasi come una mia privata perversione, (ho avuta la Sua
immagine, per un lungo periodo, come sfondo del mio desktop sul
computer), poi accedendo al Tuo sito ho visto che non solo io sono
rimasto turbato, lo si avverte leggendo i commenti Tuoi e di tutti
gli altri ma, se possibile, ancor di più leggendo le note di Nando
Traversari, note in cui afferma di esser stato lui uno fra quelli
che la hanno "spenta". E' una frase nella quale, personalmente,
ritrovo il dolore ed il rispetto che può provare un congiunto nel
vedere la fine di una persona amata. Come ti ho già scritto
precedentemente, mi complimento ancora per lo spessore del sito
internet, per l'ardore e la volontà che ne traspaiono. Ti ringrazio
ancora per l'invito, ripeto, inaspettato ma per questo ancor più
gradito al primo raduno degli equipaggi di NAVE ARDITO. Cercherò di
esserci, in barba ai seicentoquaranta chilometri che ci separano,
agli impegni di lavoro e di famiglia, poiché non vedo l'ora di
rivederVi e riassaporare il gusto di una giornata in cui avrò di
nuovo ventun'anni (e della Vespucci non me ne frega più niente). In
questa calda notte di fine estate 2008 una goccia bagna il foglio
su cui scrivo queste ultime parole... forse è sudore. Un caloroso
saluto dall'ex SGT E Paolo (Schultz) Lercari da Levanto (SP)
Matricola 61SP0454 - 22/2/1982-31/7/1983 Rocchetta Tanaro, Asti
24/08/2008
Il saluto di Carlo REGONESI
Ciao… devo dire che ho vissuto
parecchio, ma ogni volta che chiudo gli occhi la mia anima torna al
periodo trascorso sull' ARDITO, periodo fantastico con momenti belli
e brutti da ricordare equamente perché vissuti insieme a degli
amici commilitoni...FRATELLI. Una parte di me è rimasta li a vagare
fra la radio, la mensa, il bar, la controplancia, e perché no,
anche nelle docce e nei bagni, si tutto mi piaceva di quella nave ma
più di tutto era fantastico sentire che si faceva parte di qualcosa
di grande qualcosa che a distanza di anni lega ancora nei cuori chi
era presente a tutto ciò ... l' Ardito non e morto l' Ardito vive
finché un solo membro del suo fantastico equipaggio vive e
ricorda.... Mi presento: ex (ma si e mai ex??) Sgt Rt Regonesi Carlo
matricola V820050 Imbarcato nel Feb. 83 sbarcato nell’ Ott. 84 ( ma
solo fisicamente) miglia percorse tante e tutte belle ripartirei
subito per un altra missione con tutti Voi….
Il saluto di Antonio DE FILIPPIS
Sono C° 1° CL "sc" Elt/E corso 1950/51
matr. 07008/Sp. Carissimi di nave Ardito. Con grande piacere ho
saputo della bella iniziativa di riunione tutti i fortunati che
hanno prestato servizio sulla BELLA NAVE ARDITO. Spero che questo 1°
raduno sarà seguito da un secondo , da un terzo e così via. Ricordo,
come se fosse ieri, quando venni destinato come C° Elettricista, ero
il primo ad assolvere questo incarico, su nave Ardito. In quel
periodo stavo per cambiare lavoro, erro in attesa di essere chiamato
da alcune importanti Ditte, quando mi giunse il movimento per Nave
Ardito. Quella nuova destinazione riaccese in me quell'amore per la
Marina Militare che negli ultimi tempi si era un po’ affievolito.
L'incarico che avrei dovuto assolvere, le caratteristiche dell'unità
e il suo nome, portarono ossigeno alla vecchia fiamma.
rinvigorendola. Con un telegramma, scusandomi, comunicai a quelle
Ditte di non essere più disponibile di far parte del loro staff.
Così continuai la mia carriera che, a parte qualche piccola
delusione, ma, tante soddisfazioni mi ha dato. Purtroppo, per vari
problemi, non posso godere di questo bellissimo e fraterno raduno.
Spero che nel prossimo niente mi impedirà di essere tra voi e con
voi. Auguro i migliori auspici a questa bella iniziativa che
sicuramente si ripeterà e congratulazioni all'organizzatore. Ricordo
con grande stima e affetto tutti i membri dell'equipaggio di
allora. Ricordo con riverenza e stima il C.te Lombardi e tutti gli
ufficiali, in modo speciale: sig. Battelli, sig. La Rosa, sg. Mazzi
ecc. Ricordo, con un nodo alla gola il bravo e valentissimo C/te
Camarlinghi. Ricordo , con commozione, tutti i colleghi. Un caro
abbraccio a tutti i marinai. Viva l'ARDITO; il Suo ricordo non
potrà essere demolito NIHIL OBEST Vs. Antonio DE FILIPPIS
Il saluto di Guglielmo CAUCCI
Un periodo della mia vita
indimenticabile: l’imbarco sull’ARDITO. Non posso scordare l’enorme
famiglia con cui ho passato gli anni più straordinari per la mia
età. Le centinaia di ore, circondato da amici o meglio fratelli,
con cui ho diviso gioie e fatica, sono state per me motivo di
crescita unica. Le serate a poppetta mentre navigavamo davanti a
Beirut, i gradi di approntamento, le franchigie più divertenti, e
poi il mare, quel mare che a volte faceva paura e che poi ti
regalava tramonti maestosi. Tutto questo ho nel cuore e nella mente
per sempre con nostalgia. Sgt. Rt CAUCCI Guglielmo Matr. 63RO0242
Il saluto di Francesco SURIA
Orgoglioso di essere stato un
componente del team segnali del Cacciatorpediniere Ardito, una
grande componente operativa formata senza dubbio dai migliori Tlc
della Marina Militare. Ricordo i volti di tutti coloro che hanno
partecipato ad importanti missioni (Libano 1 - 2 - 3).
Affiatatissimi e perfetti sempre sapevamo sempre cosa fare una parte
di me e rimasta ancora a bordo e come se io non fossi mai sbarcato
da quella Nave. Oggi sono 1° Maresciallo e dopo tanti anni di
servizio in Marina presso varie unità navali ed enti a terra
conservo gelosamente nel profondo del mio cuore il periodo trascorso
su Nave Ardito. Ringrazio i colleghi per aver avuto l'idea di creare
questo sito che mi ha dato la possbilità di tornare indietro negli
anni migliori. Saluti tutti con un BZ 1° Maresciallo Ciccio SURIA
Il saluto di Ugo TIRALONGO
Ciao Zampaglione, sono Ugo Tiralongo,
ex Sgt. EM/missilista (di leva 64IM01TR), imbarcato su nave Ardito
il 22 maggio 1982 e sbarcato il 27 luglio 1983 (partivate per il
Libano) e congedato....dopodomani sono 25 anni esatti!!! Per tutti
questi anni ho ripensato a quei mesi passati su Nave Ardito e a
quelle persone con cui ho condiviso gli stretti spazi della nave e
che con il passare del tempo perdevano i loro contorni
trasformandosi in vaghi ricordi. I ricordi vengono mantenuti in vita
raccontando agli amici gli aneddoti ripensando a quel periodo senza
fare i nomi tanto per loro erano sconosciuti, facendo quasi
diventare l'esperienza sull'Ardito un sogno, un frutto della mia
fantasia e ripensare non portava neanche nostalgia per i "vent'anni"
ormai lontani. La notizia dell'avvenuto ultimo Ammaina Bandiera sì,
fu una grande emozione, un nodo alla gola mi ha riportato per un
momento indietro negli anni, ma dopo un momento diventava l'ultimo
definitivo di stacco da quei ricordi già così vaghi e sfumati (in un
trasloco ho perso un sacco di foto tra cui quelle del periodo
passato in Marina). Complimenti, per il sito è molto bello, si vede
che hai veramente AMATO Nave Ardito), ) e molte più foto, allora
entro e da una parte e dall'altra, guardo bene, strizzo gli occhi
cercando qualche faccia conosciuta....dopo un po' comincio a
ricordare, leggendo nomi con abbinate le foto, piano piano i ricordi
assumono i contorni di facce ben precise, una delle prime che
riconosco è proprio la tua e poi altre....l'emozione è
forte....allora guardo tutte le foto una per una e i ricordi
aumentano: Abrunzo (vagamente), Altuccini (abbastanza), Arcifa
(bene), Baldinu (di nome), Betti (abbastanza bene), Bilancini (di
faccia), Calcina (di nome), Campilani (bene), Cassano (di nome),
Ceci (poco), Cefariello (più di nome), Chiaro (poco), D'Angelo
(bene), D'Avena, (poco) D'Elia (poco), Degano (poco), Di Michele
(bene), Di Salvo (molto bene), Di San Carlo (bene), Stv Domini
(molto bene), Esposito Piero (abbastanza), Favilli (molto bene),
Fattori (vagamente), Fusco (bene), Giannetti (vagamente) Amm. Ginesi
(molto bene, è stato imbarcato quanto me ed era spesso in mensa
equipaggio a chiacchierare), Guerrasio (vagamente), Lattarulo (di
nome), Martella (vagamente), Mutzette (di nome), Tv Nardini (molto
bene era il DT cannoni, mio ufficiale diretto), Nasti (bene), Neri
(abbastanza), Patricelli (abbastanza), Petito (abbastanza), Pinto
(molto bene), Pozziello (bene), Savino (abbastanza), Verdile (bene),
Vincenti (bene), Vinci (abbastanza), Zampaglione (molto bene) e
altri che non ho visto come l'allora TV Schinco, l'allora Tv
Nardini, l'allora SGt bomba, l'allora SGT Secchi (mio capo
destinazione) e molti altri, ma ovviamente pochi i riferimenti a
quelli di leva, Sardini Marco, Diamanti Roberto, Petrocchi Fabio,
Ruggeri, Nicolini Fabio, RD Ugo..., ma non ne ricordo altri neanch'io,
eppure eravamo quasi 400!!! Un certo rimpianto per non essere
rimasto in Marina in effetti c'è, un certo "spirito di corpo", il
condividere tante emozioni tutti assieme....fuori non c'è molto di
tutto questo; la cosa è accaduta anche quando ho saputo, in ritardo,
dell'ultimo ammaina bandiera....ma meglio così, sarebbe stato
triste.....e ora il 1° raduno, ma ho già un altro
impegno......sembra proprio che la Marina o Nave Ardito non mi
voglia! Comunque, la prossima volta (se questo è il 1° raduno, ce ne
saranno altri) voglio esserci, in fondo ci sono stato anche io,
anche se solo per 14 mesi, ci ho vissuto, dormito, riso, raccato
anch'io e quindi un po' Marinaio ed Equipaggio di Nave Ardito lo
sono anch'io.
Il saluto di Salvatore PAUDICE
Scusate per il ritardo, sono stato
impegnato in altre cose, ma nel cuore e nella mente sempre gli anni
trascorsi sulla più grande nave della marina militare che era il
centro più importante, perchè in essa viveva (e vive) nei nostri
cuori la più grande famiglia di marinai. A presto vederci a Roma al
nostro primo raduno. Un saluto a tutti voi dal cittadino del mondo
Salvatore Paudice.
Il saluto di
Francesco CERCHI
Carissimo Alfonso, ho avuto il privilegio di imbarcare sull'Ardito
dal 31 agosto 1995 al 6 settembre 1999, da giovane sergentino appena
brevettato specialista di elicottero. Non avevo ancora toccato una
nave grigia prima, e quando pochi mesi dopo il Comandante Cristiano
Bettini ci ha comunicato che dovevamo partire per la JMC in nord
europa, non puoi immaginarti che felicità. A maggio 96 partiamo e
casualmente facciamo quasi tutti i porti che fece mio padre 30 anni
prima col San Giorgio, ad ogni porto lo chiamavo e mi chiedeva di
portargli un pensiero (oggi non c'è più, e con malinconia penso a
quele telefonate quando ancora avevo il solino sulle spalle). Ho
avuto il privilegio di essere sotto il comando dell'attuale Amm.
Bettini....CHE UOMO!!!!... penso che un Comandante così con la "C"
maiuscola non lo avrò più, un Signore, che trattava tutti con una
educazione ed umanità disarmante. Tutt'oggi, malgrado sia imbarcato
sul Vesuvio col ruolo di Capo Nucleo Volo, quando dico "la mia nave"
spesso mi riferisco all'Ardito, e nel mio salone le unihe foto
esposte con dedica sono una del San Giorgio (sbarco di mio padre) ed
affianco quella della "vecchia signora" quando sono sbarcato. La mia
fotuna è che sia la D550 che la D551 le ho ormeggiate di fronte
(alla Lagora SP),e ogni tanto quando il mio Store Kaper fa un bliz
per raccimulare qualche pezzo, lo sa e mi chiama, salgo su "mio"
ponte di volo e mi faccio una passeggiata...passo sull'ident "D550"
in fondo al ponte di volo...quante volte l'ho pitturato...le
draglie..le buchette...guardo i tipici fumaioli di poppa con i radar
di punteria del Tartar...veramente "One shot, one kill" ancora c'è
la scritta sotto il radar poppiero. Che tristezza però vederla li
alla sera con il solo rosso avio acceso...sembra un vecchio
abbandonato...non ne faranno altre con siluette così, non c'è Doria
o Duilio che tengano. Ti ringrazio e ti saluto per lo splendido
lavoro svolto...è sottinteso che la presente è da me autorizzata ad
essere esposta in bacheca ne sito della mitica "Ardito"..la nave che
per quattro anni della mia vita da giovane marinaio è stata per me
casa.
Il saluto di Piergiorgio NONNIS
Nave Ardito Nave Audace ultimo atto
Nave Ardito, IARD e Nave Audace, IARU,
due navi gemelle che dal 1973 hanno solcato tutti i mari del mondo,
Unità navali protagoniste in diverse Operazioni, dal Libano al Golfo
Persico, alla Somalia fino al giro del Mondo, tanti equipaggi si
sono succeduti in questi 35 anni di attività intensa, marinai,
sottufficiali e ufficiali che hanno trascorso diversi anni della
propria vita a bordo di queste unità. Nel 1993 imbarcai su Nave
Ardito come Capo Posto RT della Prima Divisione Navale, tale
incarico mi ha dato la possibilità di navigare anche a bordo di Nave
Audace, sono stati tre anni pieni di lavoro, pieni di tante
soddisfazioni. 22 aprile 1996, Mediterraneo, vivevo la mia ultima
navigazione in Marina a bordo di Nave Ardito, si navigava ad una
velocità di 32 nodi e un elicottero di bordo effettuava delle foto
all’unità, foto che poi dovevano essere inviate allo Stato Maggiore,
quindi come sempre accade in queste occasioni è fatto divieto ad
alcuno di sostare nei ponti scoperti, ma quel giorno, per mio
espresso desiderio, il Comandante mi diede il permesso di stare
sull’aletta di plancia e vivere così più intensamente quella mia
ultima navigazione, il mare era buono, ammiravo in silenzio le onde
che si formavano a prora della nave a quella velocità, i così detti
baffi bianchi, così modellati e sempre tutti uguali, a poppa la
schiuma bianca formata dai giri potenti delle eliche si alzava fino
a superare la linea del ponte di volo, tante volte ho visto quello
scenario ma quel giorno sembrava diverso, ammiravo tutto così
intensamente, solo, su quell’aletta di plancia, ma in compagnia di
tanti ricordi, di tanti anni vissuti in Marina, di tanti anni
vissuti in mare. Sono passati dieci anni da quel 22 aprile 1996,
quando, così per caso, nel mese di gennaio del 2006 vengo a
conoscenza che nel mese di settembre le due Unità Navali avrebbero
vissuto il loro ultimo ammaina bandiera, guardando la foto di Nave
Ardito e Nave Audace, che occupano una parete della mia casa assieme
alle foto di altre Unità navali dove sono stato imbarcato. La stessa
immagine è esposta nella camera di mio figlio Cristian, anche lui
imbarcato su Nave Ardito nel 2000 come tele comunicatore di leva.
Tutto questo mi fece venire alla mente tanti ricordi e mi nacque il
desiderio di poter essere lì, a La Spezia per assistere all’ultimo
atto delle due navi, ma sarebbe stato ancor più bello essere
presente non da spettatore ma da protagonista di un qualcosa che
avrebbe dovuto dare lustro all’Ardito e all’Audace. Tutto però si
fermò li, ma ogni giorno questo desiderio, questo sogno mi veniva
prepotentemente alla mente, così un giorno grazie all’amico Antonio
IK8XVA, Capo di 1° Cl Missilista, con cui siamo stati imbarcati
insieme su Nave Ardito e grazie soprattutto alle sue ricerche che
portarono al ricongiungimento di una vecchia conoscenza di quegli
anni, Capo Francesco Perla I8NQE, Capo Cannone della Nave che ci ha
visti insieme per più di due anni. Ci fu un susseguirsi di mail tra
noi, in una di queste l’amico Antonio comunicava l’intenzione di
coniare un crest che ricordasse quell’evento. Ebbi allora un’idea:
telefonai ad amici che attualmente lavorano presso lo Stato Maggiore
della Marina perché mi dessero una mano e lanciai la mia proposta
agli amici dell’ARMI: come Capo RT, volevo dare vita all’ultima
trasmissione radio a bordo delle due navi in occasione dell’ultimo
ammaina bandiera, coinvolgendo gli amici della sezione ARI La
Spezia, nelle cui fila vi sono diversi soci ARMI e INORC. Dopo un
susseguirsi di scritti e telefonate, l’idea venne accettata da tutti
con grande entusiasmo e Alberto IT9MRM, 1° Maresciallo TLC
attualmente in servizio, responsabile nazionale dell’ARMI, dopo un
giro di consultazioni realizza un sito dedicato alla manifestazione
e il 28 febbraio 2006 venne inviata la lettera ufficiale a MARISTAT
UAGRE per le dovute autorizzazioni. Nacque così il programma per
l’evento Naval dell’anno II1ARD II1ARU. Per nove mesi si è lavorato
tanto, ogni giorno le caselle di posta erano piene di scritti,
giorno per giorno si formavano i programmi per la realizzazione
dell’evento, la notizia dell’evento entrava in ogni angolo dei club
radioamatoriali, e intanto veniva istituito il Diploma dell’evento
per recuperare fondi da devolvere all’Associazione Andrea Doria che
da anni si dedica all’assistenza delle famiglie e degli orfani del
personale della Marina Militare. Vista l’importanza dell’evento
Naval valutato che avremmo dovuto lavorare privilegiando la
telegrafia, non dimenticammo il club Naval per eccellenza, l’INORC
di cui fanno parte diversi soci ARMI, e invitammo il suo Presidente,
Antonio I1ZB che accettò con entusiasmo. Lentamente i team andavano
formandosi, le richieste di farne parte aumentavano e purtroppo
fummo costretti a mettere un limite, perché le autorizzazioni
concesse da Maristat erano limitate. I mesi passarono e giorno dopo
giorno ogni tassello dell’organizzazione andava ad occupare il suo
posto, Alberto IT9MRM, assieme a Stefano IW3RBP, Ufficiale MM, anche
lui in servizio a Roma, lavoravano con grande dedizione presso
Maristat, presentando i radioamatori e il loro operato, mentre a La
Spezia gli amici Giuliano I1SAF, Antonio IK8XVA, Nicola IW1RLR,
Orazio IZ1CCH, Fabrizio IZ1FCF, prendevano contatto con il Capitano
di Vascello Turilli, Comandante delle due Unità, e i Comandanti del
Comando Militare Marittimo per l’Alto Tirreno, prendeva lentamente
forma quella che sarebbe stata l’attività a bordo. Nel mese di
giugno al termine del Meeting INORC, tenutosi proprio a La Spezia,
io e Giovanni IS0PGF, ci incontrammo con Giuliano I1SAF, Antonio
IK8XVA, Fabrizio IZ1FCF e altri amici della sezione locale ARI,
l’incontro molto cordiale ci consentì di iniziare a definire alcuni
aspetti tecnici, come la sistemazione delle antenne e
l’individuazione dei locali dove installare le stazioni, oltre agli
aspetti logistici e amministrativi. La nostra idea piacque allo
Stato Maggiore e così dopo alcune trattative e dopo aver risolto gli
aspetti della sicurezza a bordo, ai primi di settembre arrivava la
tanto attesa autorizzazione, e con essa i nominativi speciali II1ARD
II1ARU. Per presentarci a bordo e dare lustro alla nostra
Associazione, decidiamo di realizzare delle polo e dei berretti
personalizzati che in tempi brevi l’amico Francesco IZ7AUH, ci
fornisce sponsorizzando la nostra attività. Intanto continuava il
lavoro degli amici della sezione ARI di La Spezia, dopo diversi
incontri con il Comando di bordo si stabiliscono i giorni in cui
avremmo operato, le date sono il 28 e 29 settembre, in quest’ultimo
giorno sarebbe avvenuta la cerimonia dell’ammaina bandiera, gli
orari concessi dal bordo sono dalle 08:00 alle 21:00 per il primo
giorno e dalle 08:00 a termine manifestazione per il 29. Per usare
un termine aeronautico, siamo in corto finale, tutto è pronto,
apparati RTX, le antenne, due verticali e due filari fornite dalla
ditta ECO di Torino, che ci sponsorizza. Per quanto riguarda i Team,
purtroppo all’ultimo momento, l’amico Stefano IW3RBP causa impegni
di servizio non può essere con noi, come pure gli amici Cosmo IW0HP
e il mitico Mario IK1RED, che ricordiamo tutti con grande affetto, i
due Team ormai definitivi vengono così suddivisi: Nave Ardito II1ARD
: Piergiorgio IS0SDX, (Capo Team) Come già detto, imbarcato su Nave
Ardito dal 93 al 96; Antonio I1ZB, di cui è nota la bravura e la
passione per la telegrafia, per anni operante presso Genova Radio
ICB anche Antonio ha un passato in Marina, negli anni cinquanta
iniziava il suo iter di radiotelegrafista nella Stazione Radio della
Marina a Cagliari, IDP; Cosmo IK0JFS, Marconista di valore, anche
lui con esperienza nella Marina Militare a bordo di diverse unità;
Orazio IZ1CCH, Capo di 1^classe EM, su nave Ardito imbarcato per ben
quattro anni; Antonio IK8XVA, Capo di 1^Classe Missilista, su Nave
Ardito dal 1993 al 2000; Nicola IW1RLR, Capo di 1^ Classe, anche lui
per diversi anni su Nave Ardito, Fabrizio IZ1FCF tecnico di valore e
prezioso per il montaggio e la sistemazione delle antenne; Nave
Audace II1ARU : Giovanni IS0PGF, (Capo Team Nave Audace) Ufficiale
Marconista a bordo di diverse navi mercantili, anche lui iniziò
nella Marina Militare a bordo dei dragamine negli anni ottanta;
Giuliano I1SAF, Tecnico delle girobussole per anni in arsenale,
attualmente segretario della sezione ARI di La Spezia, fondamentale
il suo operato per la riuscita della nostra attività; Edgardo
IZ1ELP, padrone marittimo sui mezzi navali presso l’arsenale di La
Spezia e ottimo telegrafista; Marco IZ5EEP, della Arno Elettronica e
nei suoi ricordi gli anni passati a bordo di Nave Audace; Antonio
I5NQK, Tecnico Elettronico presso i laboratori TLC dell’arsenale, a
lui i compiti tecnici di controllo di eventuali avarie; Marco
IS0KEB, in marina negli anni verdi, ora conosciuto come “The voice
of Sardinia”; Alberto IT9MRM su Nave Ardito per diversi anni negli
anni settanta, curerà le Pubbliche relazioni a bordo delle due
Unità. Il giorno 26 settembre partiti da Olbia con rotta Livorno, io
Giovanni IS0PGF, Marco IS0KEB e Carlo Serra o meglio Capo Serra,
avendo anche lui trascorso tre anni alla fine degli anni settanta su
Nave Ardito, come Capo Turno Radio, non vuole perdere questo evento.
Arriviamo a La Spezia la mattina del 27 settembre 2006, accolti
all’ingresso dell’Arsenale dagli amici di La Spezia, ritornare in
quell’arsenale che per tanti anni ho percorso, risalire a bordo
delle due Unità Navali, mi dà tanta emozione, ci ritroviamo tutti
nel viale antistante la banchina dove le due Unità sono ormeggiate
di fianco con la poppa una di fronte all’altra, finalmente dopo
tante mail e tante telefonate, facciamo conoscenza de visus, con gli
amici, Orazio IZ1CCH, Antonio I5NQK e Nicola IW1RLR, mentre con
Antonio IK8XVA, Giuliano I1SAF, Fabrizio IZ1FCF, Cosmo IK0JFS e
Edgardo IZ1ELP è stato un rivederci perché a giugno eravamo insieme
al Meeting INORC; con Antonio I1ZB ormai è un continuo vederci tra
le attività di Cagliari e i vari Meeting INORC cui abbiamo
partecipato. È una bella giornata di sole, guardo le due Navi che si
avviano al loro ultimo giorno, gli equipaggi schierati provano e
riprovano i vari eventi della manifestazione, era inevitabile non
ritrovare vecchie conoscenze, Ufficiali e Sottufficiali con cui
abbiamo diviso il periodo d’imbarco sull’Ardito, gli incontri
cordiali, con lunghe strette di mano a volte silenziosi, forse
perché i ricordi erano tanti e non si sapeva da dove iniziare. Nel
primo pomeriggio ci viene dato il via libera per salire a bordo e
iniziare così l’approntamento delle due Stazioni. Come da accordi e
disposizioni del bordo le stazioni vengono ubicate nella plancia,
conoscendola non ho esitato ad occupare il tavolino che una volta
vedeva operare proprio l’operatore RT alla frequenza tattica. La
componente CW, formata da Antonio I1ZB, Cosmo IK0JFS e il
sottoscritto, mentre dalla parte opposta della plancia, esattamente
sul tavolo nautico, prende posto la componente Fonia, curata con
maestria da tre sottufficiali attualmente in servizio e tutti e tre,
come già detto, con lunghi anni passati sull’Ardito, Orazio IZ1CCH,
Antonio IK8XVA, Nicola IW1RLR, le trasmissioni digitali curate
dall’eccellente Fabrizio IZ1FCF. Proprio Fabrizio IZ1FCF con
Giuliano I1SAF, Antonio IK8XVA e Cosmo IK0JFS, approntano il parco
antenne, un filare fuori centro viene tesato dalla giostra del radar
al jack di prora, mentre viene montata in controplancia la verticale
fornita dalla ECO antenne, le prime prove danno buoni risultati, la
filare sul mio Kenwood TS570-D si accorda perfettamente su tutte le
bande. Su Nave Audace la componente CW è curata da Giovanni IS0PGF,
Edgardo IZ1ELP e da Giuliano I1SAF, la fonia e i sistemi digitali da
Marco IS0KEB, Antonio I5NQK e, anche se per poco, causa gli impegni
di lavoro da Marco IZ5EEP. La mattina del 28 siamo presto a bordo,
ognuno al suo posto, alle 0654Z inizio le trasmissioni con il
classico “CQ CQ de II1ARD k” da subito metto a log i primi
collegamenti, le ore, i minuti passano, ci alterniamo, io, Antonio
I1ZB e Cosmo IK0JFS, cosa curiosa che fa notare Antonio I1ZB, io
trasmetto con il verticale e scrivo nel PC, Antonio ZB trasmette con
l’automatico e scrive nella carta, Cosmo che ha dimenticato il tasto
a casa fa tutto con il PC, o meglio trasmette con il PC e ciò che
riceve in cuffia lo scrive sul PC, insomma un misto tra il vecchio e
il nuovo. Gli operatori in fonia scandiscono più volte l’evento ed è
un susseguirsi di QSO che si mettono a log, nonostante la vicinanza
delle due stazioni non ci disturbiamo più di tanto, e ci coordiniamo
con un collegamento in V/UHF che teniamo sempre attivo tra le due
stazioni. Nella mattinata arriva Alberto IT9MRM, anche lui negli
anni settanta imbarcato su nave Adito, finalmente dopo tanto
sentirci, per via mail o per telefono, oggi possiamo stringerci la
mano, parlarci. Il primo giorno prosegue più che bene, all’imbrunire
cessiamo le trasmissioni anche perché non essendovi personale a
bordo, dobbiamo lasciare i locali che debbono essere chiusi. Il
secondo giorno ci vede di buon mattino a bordo, c’è un bellissimo
sole, l’aria ancora fresca, l’odore inconfondibile della darsena, il
rumore di una motobarca che si sposta da un lato all’altro,
attraverso incredulo, di nuovo quel viale dell’arsenale che porta
ai grandi bacini, cammino sicuro, anche se gli anni sono passati, la
strada per arrivare a bordo è sempre quella, attraverso quei bacini
passando per le porte bacino, il rumore sordo che provoca il passo è
sempre lo stesso, immutato e oggi anche piacevole da riascoltare.
Alle 08:30 sono di nuovo su quell’aletta di plancia che mi ha visto
per l’ultima volta in navigazione e mai avrei pensato che a distanza
di anni avrei ricalpestato quel paiolo, con pensieri non poco
nostalgici, accendo la radio e sintonizzata la frequenza, inizio le
trasmissioni, dopo pochi istanti mi ritrovo in pile up, uno dietro
l’altro metto i nominativi a log, tra stazioni europee ed asiatiche,
le ore passano e riprendiamo ad alternarci con Antonio ZB e Cosmo
IK0JFS. Nella mattinata Alberto IT9MRM con Orazio IZ1CCH, Antonio
IK8XVA, Giuliano I1SAF e il nostro Presidente Antonio I1ZB vengono
ricevuti dal Comandante delle due Unità, Comandante Turilli, al
quale viene donata una targa ricordo, l’incontro avviene in un clima
di soddisfazione. Accompagnato dall’attuale Capo Posto RT della
nave, scendo nella stazione radio, lo spettacolo è desolante, un
silenzio assurdo, i tavoli privi di apparecchiature, nelle paratie
ancora vecchie scritte o fogli rimasti a testimoniare il lavoro
degli ultimi operatori, il tavolo del Capo Turno libero da registri,
moduli per messaggi, i cassetti aperti e completamente vuoti, i
ricevitori e i trasmettitori ancora presenti ma già pronti per
essere tolti dai loro armadi per poi essere trasferiti in chissà
quale altra stazione di bordo o di terra. Guardando quella
desolazione cercavo di rivedere gli operatori ai tavoli, il rumore
delle ventole degli apparati, la ricezione delle emissioni radio,
gli interfoni, e rivedevo tutto ciò in mezzo a quel deserto. Siamo
nel pomeriggio, mentre in banchina iniziano i preparativi per la
cerimonia dell’ultimo ammaina bandiera, noi proseguiamo con i
collegamenti, grafia, fonia e digitale, a momenti il pile up è un
turbinio di chiamate, in tanti vogliono il collegamento, cerco di
soddisfare tutti, specialmente chi sento con deboli segnali, il
tempo stringe, le direttive prevedono che quando le bandiere delle
due Unità saranno ammainate le trasmissioni dovranno cessare.
Piacevole l’arrivo a bordo di Stefano IW3RBP, che pur di esserci,
anche per pochi minuti, ha fatto di tutto per avere uno spazio
libero e unirsi a noi. Una rappresentanza dei team, si schiera in
banchina per assistere alla manifestazione, tra noi è anche il
consigliere nazionale ARI Mario Alberti I1ANP, io rimango a bordo
nella mia stazione e continuo le trasmissioni. Presenti alla
manifestazione tutti i comandanti delle due Navi che si sono
succeduti in questi 35 anni, diverse associazioni Marinai D’Italia
tra le cui fila tanti che hanno prestato servizio sulle due Unità, i
commenti sono tanti ma tutti parlano di una cosa sola, dei periodi
vissuti a bordo, tutti ne parlano con l’orgoglio di averne fatto
parte. La cerimonia ha inizio con le parole del Comandante delle due
Unità: “Ammiraglio, autorità, signori e signore equipaggi di ieri e
di oggi, dell'Ardito e dell'Audace innanzitutto vorrei ringraziare
voi tutti per aver voluto con la vostra presenza dare un adeguato
risalto all'odierna cerimonia dell'ultimo ammainabandiera. Voglio
altresì ringraziare le associazioni d'Arma per il loro intervento e
l'Associazione Radioamatori Marinai Italiani che con la sua
iniziativa ha consentito di portare l'eco di questo evento oltre i
confini della marina militare. Il momento dell'ultimo ammaina
bandiera è un evento significativo nella vita di ogni unità navale e
lo è a maggior ragione oggi che rivolgiamo il nostro saluto a due
unità che per più di 35 anni hanno servito la Patria in ogni
circostanza…” Durante queste parole, nella plancia dell’Ardito
continuo le mie trasmissioni, quando l’amico Fabrizio IZ1FCF mi
comunica che le bandiere tra i fischi di rito dei nocchieri stanno
per essere ammainate per l’ultima volta, di mia iniziativa trasmetto
all’ultima stazione collegata “CQ CQ CQ de II1ARD – Ciao Ardito ciao
Audace – AR VA” Con grande commozione trasmettevo questo QTC,
ascoltavo ancora le stazioni che ripetutamente chiamavano e con gli
occhi un po’ umidi disalimentavo il mio apparato, cadeva un gran
silenzio in plancia divenuta buia e vuota. Sono rimasto un attimo a
guardarmi attorno, ma il tempo che incalza non lascia spazio ai
ricordi e con le orecchie ancora piene di punti e linee iniziavo lo
smontaggio della stazione. Scendo da bordo per l’ultima volta
attraverso i corridoi della nave ora deserti, scendo quella
passerella, l’oscurità é calata, guardo le due Unità navali, tutte
le luci spente, luci che non si accenderanno più, l’Ardito e
l’Audace ora sono nella storia della nostra Marina. Tra strette di
mano, pacche sulle spalle siamo tutti a terra, in linea di fila con
le nostre auto ci ritroviamo tutti in ristorante, la soddisfazione
per la realizzazione di questa manifestazione, l’orgoglio di aver
fatto parte dei Team II1ARD e II1ARU è negli occhi di tutti, Alberto
IT9MRM, distribuisce a tutti un attestato di partecipazione e
ringrazia i partecipanti, in particolare la Sezione ARI di La Spezia
per la preziosa opera svolta, dando un arrivederci ad altre
manifestazioni che mantengano sempre alta la Marina alla quale in
tanti ci sentiamo legati. Le parole di Antonio I1ZB sono piene di
commozione, di passione per la telegrafia, per la radio e per le
nostre Marine, militare e mercantile. Conclude Mario Alberti I1ANP
Consigliere ARI che a nome dell’ARI ringrazia l’Associazione Marinai
e l’INORC per la grande attività cui si è data vita, per aver
maggiormente interessato l’ARI dando così risalto al nostro
sodalizio. Io personalmente voglio ringraziare tutti i componenti
dei Team, Alberto IT9MRM con Stefano IW3RPB per il grande lavoro
fatto presso Lo Stato Maggiore, tutti i componenti della sezione ARI
di La Spezia, ma in particolare tutti i componenti dei team, per
l’entusiasmo avuto nella realizzazione di questo progetto nato così
per caso o forse meglio dire da quell’attaccamento che ci portiamo
dentro, per chi come me, ha vissuto gran parte della propria vita in
Marina, per quell’attaccamento che ci unisce tutti, grazie alla
radio. Grazie siete stati semplicemente meravigliosi. Stefano IW3RPB
in una sua mail ci ha descritto: “... Colgo sorpresa nel nostro
ambiente per il fatto che un manipolo di volonterosi autotassati
abbia voluto dare lustro a 2 navi che sono state un pezzo di storia
della nostra Marina… La rivoluzione di questi ultimi anni nel campo
delle Telecomunicazioni ha visto la chiusura di molte Stazioni
Costiere, la fine delle comunicazioni con il sistema della
telegrafia, la scomparsa del radiotelegrafista a bordo delle navi.
Per questo ritengo che aver portato avanti questo progetto e averlo
visto realizzato giorno per giorno debba essere solo l’inizio di
future attività Naval volte a ricordare e non dimenticare il lavoro
di chi con passione ha svolto il meraviglioso mestiere del
radiotelegrafista sia a bordo che a terra. I club Naval nel mondo
radioamatoriale hanno un fascino non comune, nelle loro fila vi sono
tanti appassionati professionisti ma altrettanti appassionati
associati che ancora possono dare tanto e mantenere vivo e
trasmettere questa nostra passione, negli anni a venire.