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dell'ultima ammaina bandiera
Cerimonia dell' ultima ammaina bandiera
Il 29 Settembre 2006 nell'Arsenale di La Spezia, alla presenza del
Comando in Capo dell'Alto Tirreno, dai Comandanti e degli
equipaggi di ieri e di oggi si e svolta la cerimonia
dell'ultima ammaina bandiera.
La
manifestazione viene aperta dal saluto del Capo
di Stato Maggiore della Marina:
All'atto dell'ultimo ammaina Bandiera ,volgo
la mia più profonda considerazione ai
cacciatorpediniere Ardito e Audace, che oggi lasciano definitivamente la flotta.
Dilungo con animo partecipe il sentito
rispettoso grazie a nome della marina militare tutta per
l'intenso servizio prestato, portando a termine innumerevoli
missioni in diversi bacini del mondo e cosi assicurando
grande consenso e lustro alla Forza Armata e alla Nazione.
Ai comandanti e agli equipaggi che si sono
succeduti a bordo delle due importanti unità tenendo alto e
saldo il prestigio dell' Italia sul mare, giunga la mia più
profonda riconoscenza per la capacità professionale e
spirito di sacrificio, per la dedizione al servizio sempre
dimostrati e che da sempre fondano il patrimonio
ideale della nostra marina.
Con animo partecipe, rendo referente omaggio
all'ultimo ammaina Bandiera di nave Ardito e di nave Audace,
che hanno visto formare e operare generazioni di equipaggi e
nel rinnovare i sentimenti della più alta considerazione e
sentita vicinanza della Forza Armata, giunga a tutti i
partecipanti il mio ben augurante saluto.
Il Capo di Stato Maggiore della
Marina Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa
Dopo
il messaggio di saluto del capo di stato della Marina,
prende la parola il Capitano di Vascello Gianluca Turilli
Comandante di Nave Ardito e Nave Audace
Ammiraglio,
autorità, signori e signore equipaggi di ieri e di oggi,
dell'Ardito e dall'Audace, innanzitutto vorrei ringraziare
voi tutti per aver voluto con la vostra presenza dare un
adeguato risalto all'odierna cerimonia
dell'ultimo ammaina Bandiera.
Voglio altresì ringraziare, le Associazioni
d'Arma per il loro intervento e
l'Associazione
Radioamatori Marinai Italiani, che con la sua iniziativa ha
consentito di portare l'eco di questo evento oltre i
confini della marina militare.
Il momento dell'ultimo ammaina Bandiera è un
evento significativo nella vita di ogni unità navale e lo è
a maggior ragione oggi che rivolgiamo il nostro saluto a due
Unità che per più di 35 anni hanno servito la Patria in ogni circostanza.
L'Audace e l'Ardito nascono rispettivamente a
Riva Trigoso e a Castellammare di Stabia dove sono state
impostate la prima il 27 aprile 1968 e la seconda il 10
luglio dello stesso anno, per essere poi varate rispettivamente
il 2 e il 27 novembre 1971.
L'Audace quarta unità a portare questo nome,
è stata consegnata alla Marina il 16 novembre 1972, ed ha
ricevuto la Bandiera di combattimento dal comune di Trieste,
a testimonianza dello stretto rapporto che lega la città
alabardata alla omonima Unità , che per prima ha portato ad
essa il
tricolore il 3 novembre 1918.
L'Ardito quarta unità a portare questo nome
nella storia della marina, è stata consegnata alla Marina il
6 dicembre dello stesso anno, ricevendo la Bandiera di
combattimento dall'Associazione Nazionale Marinai d'Italia e
dalla Lega Navale Italiana.
Le Unità della classe Ardito, sono la
naturale evoluzione tecnica dei lanciamissili della classe
Impavido, ed hanno rappresentato per la Marina Militare i
prototipi della flotta poi realizzata grazie alla legge navale.
Le due navi, prima Unità Italiane con il
ponte di coperta continuo, hanno incorporato nel loro
progetto molteplici innovazioni e nel corso dei lavori di
ammodernamento di mezza vita, sono state dotate di un
efficiente
sistema di comando e controllo.
Nel loro impiego operativo, l'Ardito e
l'Audace, sono state per anni la punta di diamante della
squadra navale, sempre all'avanguardia sotto il profilo
tecnico, su di esse sono state condotte numerose
sperimentazioni tra le quali risultano degne di menzione
quelle del cannone da 76/62 super rapido e del primo sistema
di comunicazioni satellitari nazionali Sirio.
Come unità dedicate alla difesa aerea, Ardito
ed Audace, in più di 30 anni di attività hanno operato sia
in mediterraneo che nei mari del mondo, partecipando a
innumerevoli operazioni reali, esercitazioni e qualificate
attività di rappresentanza, chi ha servito queste Unità avrà
ancora vivo il ricordo di quanto fatto e citare oggi tutte
le attività portate a compimento sarebbe impossibile
considerato il loro numero, vorrei tuttavia ricordare alcuni
degli eventi più significativi della vita di queste due Unità.
Per l'Ardito menzionerò ad esempio la
campagna promozionale negli Stati Uniti ed in Sud America,
condotta dal settembre 1974 al febbraio 1975;
La visita a Dovreiza nell'unione sovietica
prima della caduta del muro di Berlino;
La campagna in nord Europa per il Giubileo
d'argento della reggina
Elisabetta nel giugno 1977;
Il giro del mondo condotto insieme a nave
Lupo dal luglio 1979 al febbraio 1980 ;
La partecipazione alla missione Libano 2 dal luglio 1983 al febbraio 1984 ;
La campagna in nord Europa ed in mar nero dal
maggio 1996 all'ottobre dello stesso anno;
Le operazione Pinnak e Allied Force nella primavera estate del 1999;
E per finire l'operazione Campidoglio del
2004 e la sorveglianza Nunzio Wobis dello spazio aereo dei
cieli vaticani, svoltosi lo scorso anno.
In totale l'Ardito nella sua lunga vita
operativa, ha percorso 562.000 miglia in circa 56.000 ore di
moto.
Per l'Audace, ricorderò invece la campagna in
Somalia per l'intervento delle Nazioni
Unite nel luglio del 1982;
La partecipazione alla operazione Libano 2
dal febbraio al marzo 1984;
L'operazione Girasole per il pattugliamento
del canale di Sicilia durante la crisi Libica
dal marzo al luglio del 1986;
La missione golfo persico 2 nell'ambito
dell'operazione Teter For nel
gennaio ad aprile del 1991;
L’operazione Start Gas dal novembre
del 1993 al giugno 1994;
La campagna addestrativa nel mar nero con le
Unità appartenenti all'ex stato di Varsavia; L'operazione
Dinak dal febbraio al giugno del 1993;
E per finire la partecipazione Columbus nell'autunno del 2003;
In totale l'Audace nella sua laboriosa vita
operativa, ha percorso 630.000 miglia in circa 57.000 ore di
moto i dati che emergono correndo la storia di queste navi
sono
di uno spessore notevole, che
testimoniano inequivocabilmente le mutazioni
che si sono verificate nel quadro strategico globale, con il
correttivo spostarsi del fuoco dall'attività che ha caratterizzato il periodo dalla
contrapposizione dei due blocchi maggiormente
mirata all'addestramento e alla presenza all'estero dagli
ambasciatori del nostro paese, alla partecipazione odierna e
nel più recente passato ad operazioni reali della difesa
degli interessi nazionali ed alla pacificazione di area di
crisi, in tutte le circostanze che il mondo ci ha proposto per i suoi cambiamenti.
L'Ardito e l'Audace perfetta sintesi della
sinergia raggiunta dai loro equipaggi e dai sistemi e
apparati di bordo, hanno saputo dare sempre una risposta
eccellente ed adeguata mantenendo alto il valore delle
tradizioni e dell'impegno
della nostra marina.
L'Ardito e l'Audace, hanno mantenuto
inalterata nel tempo la loro assegnazione alla base di La
Spezia, operando inizialmente inquadrati nella prima
divisione navale poi nel comando gruppo navale e per finire
nella seconda squadriglia fregate.
Arrivati al termine di questo intenso
periodo, mi preme perciò ringraziare il locale Arsenale e i
vari Enti della base navale e il qualificato supporto sempre
fornito in questi anni, supporto che trova testimonianza nei
risultati operativi conseguiti da queste belle navi e dalla
loro cifra globale di assistenza che alla base al passaggio
alla riserva le vedeva ancora pronte senza significative
limitazioni .
Per finire, devo ringraziare i miei equipaggi e tutti coloro
che mi hanno preceduto a bordo, senza il loro continuo
impegno e il continuo sacrificio loro e dei famigliari che
sono stati loro affianco, non sarebbe stato possibile per
queste navi onorare il loro nome la Marina e la Nazione, a
loro tutti grazie di cuore per quanto fatto e per come lo
hanno fatto, da domani L'Ardito e l'Audace non faranno più
parte del naviglio militare dello stato, il loro nome
rimarrà tuttavia vivo ed indelebile nella memoria di tutti
coloro che hanno fatto parte dei loro equipaggi e che
conserveranno per sempre il ricordo dei momenti trascorsi su
queste lamiere.
Viva
l'Ardito viva l'Audace viva la Marina.
Finito l'intervento
il Comandante C.V. Gianluca Turilli, prende la parola il
Comandante in Capo, dopo i saluti di rito e il discorso
inerenti la cerimonia e il momento della preghiera da
marinaio, alla fine della quale la cerimonia si avvia alla
parte conclusiva e più importante, si rendono gli onori alla
Bandiera e si da il via all'ammaina Bandiera, sono momenti
di grandi emozioni e commozioni.
La Bandiera piegata, è portata fuori dalla
nave tra gli onori più alti "8 alla banda" intonate dai
fischi dei nocchieri e il suono della Banda della Marina.